martedì 19 agosto 2014

Ventidue pallottole

 
La copertina provocante di Ventidue pallottole ha provocato (appunto) qualche prurito quando ho donato una copia del libro in Biblioteca. L’antologia, curata per EF Libri da Enrico Teodorani, ha selezionato ventidue racconti noir di autori italiani. Mi sono cimentato anch’io in un genere in cui in genere non oso cimentarmi, e così è stato accolto il mio Vicini di casa. Il curatore, e questo, almeno a me, lo rende simpatico, ambienta le sue storie in Romagna, una terra che come luogo comune è solare e godereccia, ma come luogo vero ha non poche venature nebbiose, umbratili e livide. L’algido e rude Durìn, giustiziere di nuìtar, regola i conti con una tedesca in Una bionda per un duro lasciando poco spazio ai sentimentalismi. Una brutta fine fa anche “lo spilungone” della Notte nera, altro contesto in cui il Durìn di Enrico Teodorani applica il suo personale codice penale. Nemmeno La spiona di Massimo Baglione non esce viva in quanto “ostacolo” di un amore nato nella virtualità e posto ai primi riverberi della realtà con risvolti inquietanti. Un omicida seriale allo specchio non sa perché sente il bisogno di uccidere, così in Dentifricio di Fabio Girelli si leggono domande senza risposta che si sciolgono in un “E’ così terribile, non avere un motivo?”. Particolarmente amare sono le Confessioni di una poliziotta in cui Francesca Paolucci dipinge sapientemente la presa di coscienza di una donna alle prese con un mestiere che mette a dura prova corpo e anima. Altri autori selezionati sono: Nunzio Campanelli, Daniela Piccoli, Francesco Grimandi, Angela di Salvo, Stefano Andrea Noventa, Fabio Giannelli, Andrea Teodorani, Alessandro Maiucchi, Sam Stoner, Bruno Elpis, Valeria Barbera, Graziano Sardello, Lorenzo Spurio, Cristiano Tanduo.

Con Vicini di casa ho voluto raccontare, ambientandolo cent’anni fa e prendendo spunto da un fatto di cronaca realmente successo, un intreccio tra dirimpettai. Una vedova salva i figli del caffettiere del Pubblico giardino da un incendio e a sua volta è vittima del cognato perché aveva osato innamorarsi di un maestro di musica dagli occhi brillanti, molto più giovane di lei. I due amanti giacciono sotto il manto del Pubblico giardino ma nessuno, a parte il caffettiere, ha capito che cosa è successo.

Ecco dove e come acquistarlo:
http://www.efedizioni.com/cat140_p156.htm

Altri riferimenti qui:
http://enricoteodorani.blogspot.it/

Umberto Pasqui

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