venerdì 27 febbraio 2015

Se io fossi... scriverei!

Mi colpisce il punto esclamativo. Non è indispensabile, tantomeno in un titolo. Vuole forse rimarcare un'enfasi? Oppure vuole ribadire l'importanza dello scrivere, una facoltà che ci rende "esseri": cioè se io fossi, e sono, non posso fare a meno di scrivere. Questa premessa vuole presentare l'antologia "Se io fossi... scriverei!", curata da Massimo Baglione per BraviAutori. La copertina di Giuliana Ricci sembra ricondurre al punto esclamativo, oppure induce a un interrogativo, interrogativi su se stessi (e in quest'antologia se ne leggono tanti). Se stessi, perché qui gli autori sanno di non essere se stessi, ma filtrano, attraverso la propria sensibilità, lo stile di un autore assurto a preferito. Così si leggono emuli di Hemingway, Calvino, Gozzano, Asimov... Oppure altre Allende, Merini... Agli autori è stato chiesto di immedesimarsi in un erede (o affine) di uno scrittore a scelta e imitarne lo stile, rimanendo fedeli a se stessi pur aprendosi alla maschera con intento ludico letterario. Dei 35 racconti pervenuti, sono stati scelti i seguenti autori:
Concita Imperatrice, Angela Di Salvo, Cinzia Colantoni, Daniela Rossi, Amelia Baldaro, Umberto Pasqui, Michela Giudici, Adriano Carrieri, Alma Trucillo, Diego Cocco, Laura Chiabudini, Enrico Arlandini, Franca Cini, Mauro Sighicelli, Flora Lalli, Anna Rita Foschini, Fabrizio Roscini, Maria Rosaria Spirito, Sandra Ludovici, Mauro Cancian, Agata Alleruzzo, Giorgio Leone, Cristina Giuntini, Sashenka, Gloria Dafne Fedi, Rosanna Fontana, Marina Paolucci.

Tra questi, come letto, ci sono anch'io, con il racconto Porticaria, ispirato, o almeno questo era l'intento, allo stile di Stefano Benni. Nel mio breve testo si legge di due persone afflitte da una strana malattia assurda e surreale che, a poco a poco, sanno trovare la via della guarigione.

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